di Gianluca Graciolini
GUALDO TADINO - C’è dunque del sangue gualdese nel nuovo governo francese presieduto da Francois Hollande. Com’era nell’aria ed in virtù dei suoi meriti, Aurelie Filippetti è stata infine chiamata a far parte del governo socialista e della sinistra in qualità di Ministro della cultura. L’impegno politico mai disgiunto dallo studio e dalla ricerca in ambito culturale e prevalentemente dedicato alla difesa dell’ambiente e al progresso delle lavoratrici e dei lavoratori ha contraddistinto fin da giovanissima la vita di Aurelie Filippetti. Il coronamento del suo percorso con la nomina a Ministro non può che rendere orgogliosa la nostra Città, tanto più se si considera che né lei né la sua famiglia abbiano mai dimenticato o reciso le proprie radici e non abbiano mai abbandonato le relazioni con Gualdo, così come si è dimostrato anche con la sua visita in occasione di una recentissima edizione dei Giochi de le Porte, insieme alla delegazione della Città gemella di Audun Le Tiche.
Come Sinistra per Gualdo non le avevamo fatto mancare il nostro augurio a ridosso dei due turni elettorali per le elezioni presidenziali che l’avevano direttamente impegnata nelle varie manifestazioni al fianco di Hollande e non le abbiamo fatto mancare le nostre congratulazioni dopo la vittoria definitiva del 6 maggio. Nell’occasione della sua nomina a Ministro, vogliamo rivolgerle l’augurio di fare bene per il proprio Paese e di lavorare affinchè il governo di sinistra di cui fa parte non possa smentire le grandi speranze che in esso ripongono i popoli d’Europa a partire dal nostro, per cambiare le politiche economiche e sociali dell’Unione e per riaffermare nel Vecchio Continente i comuni ideali della giustizia sociale, della solidarietà, dell’uguaglianza e della libertà contro il predominio della finanza, il dogma fallimentare dell’austerity ed il più selvaggio liberismo economico.
Non abbiamo alcun dubbio che il suo contributo a queste cause sarà intenso e vitale, tanto più che si alimenterà della sua profonda sensibilità morale e della sua pervicace attenzione alla promozione di un’idea di cultura mai disgiunta dalla vita, dalle vicissitudini, dalle lotte e dalle speranze delle persone in carne ed ossa. La storia di questa donna libera, forte e determinata è d’altronde figlia della storia dura e temprata dell’emigrazione gualdese e dei tanti sacrifici che i suoi familiari hanno provato per il riscatto proprio e delle proprie discendenze.
La storia della compagna Aurelie Filippetti rende onore alla storia dell’emigrazione gualdese, dei suoi protagonisti e del riscatto politico e sociale, perseguito con il lavoro e con la lotta, cui molti di essi hanno dedicato la proprio vita. A conferma di ciò, non possiamo certo dimenticare in questa occasione la figura del nonno Tommaso che se ne andò da Gualdo agli inizi del secolo scorso, partecipò alla Resistenza francese, fu fatto prigioniero e morì in un campo di concentramento nazista e non possiamo dimenticare quella del padre Angelo che fu per tanti anni il Sindaco comunista della Città nostra gemella di Audun le Tiche. E’ alla continuità di questa storia che il successo di Aurelie rende innanzitutto merito: è in questo merito che la sua nomina a Ministro in un governo che può cambiare le sorti d’Europa la nostra Città, la storia migliore e la sinistra della nostra Città si debbono sentire lusingate ed indissolubilmente legate.
Personalmente mi sento onorato di aver conosciuto Aurelie negli anni del Liceo e di aver condiviso con lei tanti, intensi e piacevoli momenti che abbiamo trascorso a ragionare di politica e di poeti maledetti e a domandarci di come avremmo potuto cambiare il mondo che neanche allora ci piaceva e ci risultava così ingiusto, finendo sempre per convergere sull’idea che un altro fosse possibile e fosse nella natura umana provare a lottare per questa possibilità. Dopo oltre vent’anni da quei giorni, lei ne ha l’occasione: forza Aurelie, datti da fare!